avvocato Antonino Napoli |
L’indagine Waterfront costituisce la prosecuzione, oltre che lo sviluppo del materiale sequestrato in seguito all’esecuzione dell’OCC, dell’operazione Cumbertazione e grazie ad essa la Procura di Reggio Calabria ritiene di aver individuato un cartello criminale composto da imprenditori, professionisti e pubblici funzionari finalizzato a pilotare gli appalti pubblici ed ad agevolare le cosche di ‘ndrangheta.
Nell’inchiesta vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche – aggravate dall’agevolazione mafiosa – nonché abuso d’ufficio e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.
I difensori del Gagliostro, Napoli e Runci, in sede di discussione hanno contestato le accuse mosse al loro cliente e sollevato alcune eccezioni di utilizzabilità del materiale probatorio riversato nel fascicolo del pm.
All’esito di una lunga discussione, a cui ha partecipato anche il pm della Distrettuale antimafia dottor Gianluca Gelso, il Tribunale ha riservato la decisione e, a scioglimento della riserva, in accoglimento delle argomentazioni prospettate dai difensori, ha annullato sia la misura personale che quella reale emessa nei confronti del Gagliostro.
0 Commenti